Capito 6
Le
multinazionali spacciate per cooperative di consumatori
Già
l'assunto di cooperative di consumatori è un assunto erroneo, non
dovrebbero esistere cooperative di consumatori,
casomai coopertive di persone,
non dovremo unirci per consumare ma per acquisti consapevoli che al
loro interno abbiano si prodotti ma sopratutto relazioni.
Non
con questo che se compriamo, ad esempio un Kg di arance, dobbiamo
per forza essere amici del produttore, ma è necessario sapere se
quel produttore nel produrre quel Kg di arance abbia tenuto conto e
della qualità ambientale e della qualità di vita dei lavoratori e
dei consumi occorsi per la produzione.
Le
persone dovrebbero unirsi per garantire l'eticità la legalità ed
il miglior prezzo dei prodotti acquistati, controllando tutta la
filiera della produzione
.
Questo
vorrebbe dire essere cooperativa di persone e non più cooperativa di
consumatori.
Acquistare
per la necessità, facendo attenzione alla filiera di produzione e
non cercare nell'unione solo un minor prezzo che ci consenta di
consumare di più.
Facciamo
un esempio banale della più grossa cooperativa di consumatori in
Italia, la UNICOOP.
Nata
inizialmente certamente con scopi etici per permettere alle famiglie
di acquistare prodotti a prezzi migliori grazie all'acquisto, che si può
definire collettivo, quello che adesso sono I GAS, dove all'inizio I
soci avevano veramente voce in capitolo sulle scelte e sulle modalità
e di distribuzione e di qualità, con il passare del tempo si è
sempre più strutturata in forma di una vera e propria
multinazionale, dove, pur avendo sempre al suo interno un Consiglio
fatto di soci consumatori,
gli stessi non hanno nessuna influenza sul modus operandi della casa
madre.
Tralasciando
gli interessi politici insiti all'interno della cooperativa, sempre
più spesso vediamo l'istituzione di metodologie affaristiche che di
cooperativo non hanno niente a che fare.
Facciamo
un esempio; l'istituzione delle casse automatiche e dei salvatempo
che cosa porta ai soci? E sopratutto che senso hanno in una
cooperativa? Vengono istituite spacciando Il beneficio di ottimizzare
il tempo, ma a fronte di un impegno dei singoli acquirenti a fare il
lavoro che era delle persone alle casse, nessun vantaggio va agli
stessi in termine di minor costo sulla spesa.
Al
contrario la cooperativa invece di dare lavoro, magari a più addetti
alle casse, ne diminuisce il numero a svantaggio dell'occupazione
umana e a vantaggio esclusivo dell'interesse economico della Società
Cooperativa.
Una
società cooperativa non dovrebbe avere utili, I guadagni dovrebbero
essere investiti in primis per creare occupazione e non per
acquistare macchine che tolgono lavoro alle persone.
Se
al posto delle casse automatiche assumessero personale avremo meno
disoccupazione creando un circolo virtuoso dove l'addetto alle casse
percependo uno stipendio potrebbe con lo stesso dare lavoro ad altre
persone o con acquisti o con servizi.
Esempio
banale, nessuna cassa automatica andrà ad acquistare servizi o
prodotti, ma un adetto alla cassa si.
Vogliamo
comunque mettere le casse automatiche perchè il lavoro alla cassa è
usurante? Allora che questo servizio sia a vantaggio anche di chi le
utilizza, magari con uno sconto sulla spesa.
Dove
va invece questo vantaggio economico? Solo alla compagnia
cooperativa.
La
coopertiva può senz'altro sostenere che le casse automatiche portano
comunque un vantaggio ai consumatori perchè permettono di mantenere
senza rincari I prodotti. Ma è vero? E sopratutto è etico? E' nello
spirito sociale di una cooperativa sostituire il personale umano con
delle macchine? E sostituirle in operazioni che non hanno rischi
infortunistici tali che ne giustifichino la scelta? Non sarebbe
preferibile pagare magari lo 0,1% in più I prodotti ma garantire il
lavoro alle persone?. (....continua)
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